La Filariosi o filariasi, è una patologia provocata da parassiti nematodi che tramite vettori animali come artropodi ematofagi possono trasferirsi in animali selvaggi oppure animali domestici come cani e gatti. L’uomo può contrarre la parassitosi solamente come ospite accidentale, infatti il nostro organismo non è menzionato nel ciclo vitale delle filarie, anche se quest’ultime possono infestare l’uomo con infezioni spesso asintomatiche.
Morfologia
Gli agenti eziologici della Filariosi sono di due specie: la Dirofilaria immitis e la Dirofilaria repens che generano rispettivamente una filariosi cardiopolmonare e una filariosi cutanea. Le Dirofilarie sono nematodi sottili e filiformi, le cui dimensioni variano dai 10 ai 15 cm di lunghezza nel maschio e dai 25 ai 30 cm nella femmina, che deve contenere le microfilarie dopo l’accoppiamento.
Presentano un tubo digerente dotato di bocca e ano ed inoltre sono dotati dei organi riproduttori costituiti da un testicolo per il maschio e uno o una coppia di ovari collegati a un utero per la femmina. Con l’accoppiamento gli spermatozoi risalgono l’utero e fecondano le uova negli ovidotti femminili.
Ciclo vitale del parassita
Le Dirofilarie seguono un ciclo biologico indiretto, ossia non possono trasmettersi da un animale ad un altro se non tramite l’utilizzo di un vettore definito ospite intermedio in cui il vermicello svolge una parte del proprio ciclo vitale. Nel nostro caso, l’ospite definitivo è rappresentato da alcune specie di zanzare al cui interno sono presenti i parassiti nello stadio larvale L1; quest’ultimi maturano ad L3 nell’intestino e risalgono l’orofaringe fino alle ghiandole salivari.