Una doverosa premessa: l’ingresso del gatto nel trasportino non dovrebbe mai essere un’operazione improvvisata ma preparata accuratamente nel tempo: se ad esempio abbiamo il solito appuntamento annuale con il veterinario e la volta precedente ci sono stati dei problemi, ecco che abbiamo 12 mesi di tempo per insegnare al micio ad entrarci.
Chiaramente se il trasportino viene visto dall’animale solo una volta all’anno e solo in occasione della visita veterinaria sicuramente già ne avrà paura e non avrà dimenticato il passato. Se però il trasportino rimane in vista e sempre aperto con il tempo il gatto andrà a giocare e dormire lì dentro: l’oggetto reso ancora più appetibile con una copertina o un giochino prenderà l’odore della casa, diventando un nuovo nascondiglio. Il gatto non avrà particolari problemi ad essere collocato l’interno quando serve perchè ci sarà maggiore confidenza e familiarità
Il trasportino quindi va lasciato sempre visibile e a disposizione: non bastano cinque minuti prima di doverlo utilizzare ma va esposto per settimane e mesi, finchè il felino lo accetta come qualsiasi altro mobile e angolino della casa.
Se il vostro gatto è particolarmente restio sappiate che alcuni preferiscono non entrare di testa ma girati, dal lato delle zampe posteriori. I veterinari suggeriscono per i gatti non aggressivi di afferrare a due a due le zampe per evitare che si puntelli, oppure di prenderli dalla collottola. L’operazione risulta ancora più facile soprattutto nel caso di felini di piccole dimensioni ma non dobbiamo avere paura far male all’animale: in questa impresa siamo noi quelli più a rischio! 🙂
Detto questo esistono trasportini di vario tipo: quelli che si aprono dall’alto, quelli che hanno lo sportellino laterale, quelli morbidi (attenzione alle zip per non incastrare il pelo in fase di chiusura), quelli di metallo, quelli a forma di trolley e passeggino…
I trasportini metallici con sbarre sono adatti per gli animali selvatici e inavvicinabili anche perchè facilitano le cose in caso di iniezioni; quelli di plastica sono sconsigliati in caso di gatti aggressivi così come quelli di vimini che potrebbero essere aperti e rotti più facilmente. Ad ogni modo il trasportino non va riempito di panni, giochi e cibo perché l’estrazione di un gatto già difficile risulterebbe ancora più problematica se tanti accessori intasano la gabbia.
Esistono dei diffusori di ferormoni che potrebbero agevolare le attività con alcuni gatti poiché inducono un senso di calma. In alternativa potete avvolgere l’animale, zampe comprese, in un lenzuolo o un asciugamano prima di collocarlo nel trasportino in maniera che non possa aggrapparsi con le unghie al trasportino stesso, a voi o da altri oggetti.
Durante il tragitto in macchina è opportuno coprire il trasportino con un panno umido in maniera che il gatto subisca meno stress durante il tragitto.
Alcuni animali in macchina preferiscono essere assicurati con guinzagli appositi e pettorina agli attacchi delle cinture di sicurezza piuttosto che rimanere all’interno delle gabbiette. Tuttavia il consiglio generale del veterinario è proprio quello di lasciarli chiusi finché necessario, per la loro stessa incolumità, siap er evitare “mal d’auto” sia perchè il guinzaglio potrebbe avvolgersi intorno al collo dell’animale agitato.
Se si tratta di un trasportino morbido con tasche, tenete al loro interno e già pronto il necessario per la visita veterinaria come ad esempio documentazioni sulle precedenti visite, vaccini, libretto sanitario e quant’altro possa risultare utile.