come difendersi dalle meduse

Come difendersi da meduse o pesce ragno

Finalmente è arrivata l’estate, e con essa anche il mare. Ma partire per le vacanze al mare significa prepararsi ad eventuali brutte sorprese come punture di meduse o di pesci. Ma come si sa, andare in spiaggia comporta alcuni rischi per la salute che bisogna conoscere, al fine di sapersi comportare in caso di punture di meduse o del pesce ragno.

Le meduse

Le meduse appartengono al phylum Celenterati, sono organismi dalla struttura simmetrica caratterizzati da un corpo centrale definito “ombrella” da cui si separano i tentacoli che possono variare in lunghezza, dimensioni e numero. Quando la medusa viene disturbata tende a rilasciare dei nematocisti che possono attivarsi subito oppure rimanere inesplose.

Nei nostri mari sono presenti diversi tipi di meduse, ma erroneamente a quanti molti pensano, non sono velenose.

Cosa fare se si viene punti?

La prima cosa da fare è quella di restare calmi e cercare di uscire dall’acqua. I sintomi che immediatamente si possono avvertire sono i seguenti: bruciore e prurito. Molto spesso si risolve il tutto dopo qualche ora, altre volte invece possono intercorrere altri problemi. Quindi bisogna stare attenti agli effetti che potrebbero insorgere, perchè a volte una puntura di medusa può condurre ad uno shock anafilattico.

Quindi se è il caso, è necessario avvertire immediatamente il pronto soccorso. Altrimenti è possibile procedere nel seguente modo:

Una volta usciti dall’acqua controllare per bene che non ci siano attaccate al corpo parti di medusa. In questo caso devono esere subito staccate. Lavare la zona colpita con acqua di mare. E’ meglio l’acqua di mare perchè quella dolce aumenta i sintomi.

E’ consigliabile coprire la zona colpita perchè è molto sensibile alla luce del sole e potrebbe scurirsi provocando delle probabili cicatrici.

I rimedi per la puntura di medusa sono davvero tanti, ma sicuramente il migliore è un gel astringente al cloruro di alluminio, in quanto lenisce il prurito e blocca la diffusione delle tossine. NOn sono consigliabili invece le creme al cortisone perchè per poter agire impiegano circa mezz’ora.

Mentre i rimedi naturali possono rivelarsi davvero utili in caso di puntura di medusa. Ad esempio l’aceto bianco, grazie alle sue proprietà disinfettati e cicatrizzanti riesce ad inibire l’azione del veleno riducendone il dolore. Anche gli impacchi di acqua e bicarbonato possono essere benefiche.

Il pesce ragno

Il pesce ragno è un pesce molto diffuso nel bacino del Mediterraneo. Presenta un corpo cilindrico ma appiattito sul ventre. Generalmente si viene punti dal pesce ragno quando lo si calpesta. Il dolore è molto intenso e può perdurare anche per 24 ore.

Il veleno non è pericoloso per l’uomo, però può portare l’organismo a reagire con i seguenti sintomi: vertigini, nausea, svenimenti e vomito.

Ma cosa fare in caso di puntura del pesce ragno?

La prima cosa da fare è quella di immergere la parte colpita in acqua calda. Ma attenzione che non sia bollente perchè potrebbe provocare un’ustione. La tossina tende ad alterarsi sotto l’azione del calore e pertanto il forte calore la inattiva dopo pochi minuti.

Ma prima di immergere la zona lesa è opportuno controllare la ferita scrupolosamente in maniera tale da rimuovere eventuali spine rimaste. Per poter togliere le spine occorre munirsi di una pinzetta, mai toccarle con le mani.

Quando il dolore diventa più sopportabile è possibile assumere degli antidolorifici per bocca oppure si può ricorrere alla pomata a base di cloruro di alluminio.

Spero di essere stata utile…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *