La gravidanza negli animali domestici

Avete un animale in casa e volete sapere quanto dura una gravidanza? Non sapete come comportarvi? Siete solo dei curiosi e appassionati di animali? Qualora non lo siate, è il momento giusto per avvicinarsi al fantastico mondo delle mamme del regno animale e dei loro cuccioletti!

Gli animali domestici

Cani, gatti e conigli sono forse gli animali più presenti nelle nostre case e molto spesso per rispettare la loro libertà vengono lasciati in spazi aperti come giardini e cortili, liberi di fare ciò che vogliono e perché no di socializzare con altri animali. Ma nel caso la socializzazione si trasformi in accoppiamento, sapete come riconoscere una gravidanza e come comportarvi a tal proposito? Vediamo le differenze tra gli animali domestici più comuni per noi.

Il cane

magine

Quale è il primo sintomo di una cagnolina in gravidanza? La comparsa di latte e l’ipertrofia mammaria, ossia l’ingrossamento delle mammelle che stimolate da ormoni si preparano ad accogliere il latte per i nascituri. La gravidanza dura circa 60 giorni a meno che il corpo della futura mamma decida di prolungarla in seguito a condizioni ambientali ostili come rumori molesti e disturbi continui che gettano le basi per uno stato di allerta e di irrequietezza.

A partire dal cinquantottesimo giorno, il momento del parto si riconosce pienamente in manifestazioni come: tremori, contrazioni uterine visibili, sensibile aumento della frequenza respiratoria e talvolta anche vomito e malessere generale. La posizione ideale per il parto è quella in decubito laterale che rappresenta la posizione dove si è stesi su un fianco, evitando ai polmoni di essere caricati del peso del corpo, con lo scopo di facilitare e migliorare la respirazione. Iniziate le vere contrazioni possono passare manciate di minuti fino a 2-3 ore prima che esca il primo cucciolo con intervalli di tempo che oscillano mediamente tra 30 e 60 minuti tra l’espulsione di un neonato e l’altro, nel caso di una gravidanza multipla; nel caso in cui i tempi si prolungassero, è sempre cosa buona lasciare l’animale in una situazione di piena tranquillità chiedendo l’ausilio di un veterinario e considerando eventualmente anche un parto cesareo.

I cuccioli sono partoriti immersi in un liquido verdastro nauseabondo che accompagna placenta e annesso cordone ombelicale; quest’ultimi saranno divorati dalla madre per permettere al cucciolo appena nato di liberarsi. I cuccioli non devono assolutamente essere toccati per evitare malcontenti della neomamma, infatti l’approccio con i piccoli deve essere graduale e poco invadente.

Il gatto

manePrima che la gatta arrivi al periodo della gravidanza ci devono essere dei fenomeni che comunicano al proprio corpo che dal punto di vista biologico la gatta sia pronta. Questi animali hanno un ciclo poliestrale stagionale, intervallato da periodi di inattività; tutto ciò si riflette nel famoso “calore”, finestre di tempo variabili in cui la gatta è disponibile per l’accoppiamento.

Le manifestazioni che ci permettono di capire quando la mamma felino entra in calore sono per lo più nei suoi atteggiamenti, infatti produce dei miagolii molto caratteristici diversi da quelli comuni, si trascina a terra rotolandosi ed infine cerca più attenzioni dal padrone; in questo periodo la gatta può subire moltissime monte al giorno, anche da gatti diversi. Le cellule uovo vengono rilasciate solo quando la gatta è pronta e solo in seguito all’irritazione dei propri genitali femminili da parte del pene del gatto maschio che per la sua conformazione anatomica risulta formato da piccole spicole.

 

Come per il cane, i sintomi che ci danno una certezza delle gravidanza, sono: addome rigonfio, ipertrofia mammaria e un’atteggiamento diverso da quello normale con la continua ricerca di affetto. L’unica cosa che serve ora all’animale è trovare un posto tranquillo, al caldo e al riparo da altri animali dove allo scadere dei 60 giorni circa daranno alla luce i cuccioli; se necessitano del nostro aiuto non aspettiamo ad intervenire!

Il coniglio

meCome prima cosa dobbiamo prendere in considerazione che i conigli essendo animali più da appartamento è difficile che si accoppino con altri conigli all’infuori di quelli che già possedete. Nel caso avete deciso di trasformare la vostra coniglietta in una mamma, la prima cosa da fare è quella di alimentarla con una dieta abbastanza completa, a base di verdure e ricca di elementi nutritivi. Una volta raggiunta la maturità sessuale attorno al quinto mese di vita, la coniglia può sopportare fino a 7/8 cucciolate all’anno con un tempo di gestazione pari a circa 35 giorni.

L’accoppiamento, che dura 15 secondi, ha lo scopo inoltre di indurre il coniglio ad ovulare anche se non sempre il rapporto risulta fecondo; come per ogni mamma, i capezzoli cominciano ad inturgidirsi, le mammelle crescono, la pancia si gonfia ed il carattere cambia. A questo punto è arrivata l’ora per la coniglietta di prepararsi un nido con i peli che si strappa dai capezzoli per liberarli e renderli disponibili, e insieme a rametti e fili di fieno e paglia che dovremo fornirle noi.
Una volta che i cuccioli sono nati, è la femmina che si occupa di tutto, di lavarli, di asciugarli e di eliminare la placenta e il cordone ombelicale.

Come avete visto, basta poco a queste mamme del regno aniamale per generare una nuova vita, forse tutto ciò che gli occorre è la nostra attenzione e una piccola parte del nostro tempo. Gli animali non sono giocattoli e quindi trattateli con cura e vedrete che ricompenseranno il vostro piccolissimo sacrificio!

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